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Al di fuori della comunità Sikh, Gobind Singh (1666-1708), decimo e ultimo Guru dei Sikh, rimane una figura sostanzialmente sconosciuta. E quelle poche informazioni che sono comunemente note, riportano molto spesso una versione distorta della realtà. "Da qualunque punto di vista lo si osservi - scrive Khushwant Singh, autore di questa eccellente biografia, inedita in Italia - Guru Gobind fu uno degli uomini più straordinari di tutti i tempi. Aveva il dono della poesia, era un guerriero coraggioso e intrepido e un'idealista convinto che fosse necessario lottare per i propri ideali. Ed egli lottò contro pesanti avversità, sacrificando i quattro figli e migliaia di seguaci per quello che credeva fosse un dharma yug: una battaglia per il bene. Tutto ciò per cui i Sikh sono nati, il loro valore in battaglia, il loro spirito di iniziativa, il loro cameratismo e il loro amore per la vita, lo devono a quest'uomo: Gobind Singh. Se le tradizioni inaugurate del Guru sono destinate a scomparire, è indubbio che morirà con loro anche la comunità Sikh. Questa, costituisce di per sé una ragione sufficiente a riesaminare la vita e gli insegnamenti del Guru".